giovedì 20 febbraio 2025

[VistoIeri] Not My Life - Ombre dal Passato (2006) con Meredith Monroe, Ari Cohen, Ellie Harvie

 

B movie di lusso, più per le premesse che per l'effettiva resa, dato che per molti versi è un film decisamente sottotono e stanco, Not My Life-Ombre dal Passato (gli adattatori erano ad Amsterdam in quel periodo, evidentemente) è un direct-to-video, ossia un prodotto che non è passato dal cinema - e ci credo - ed è piombato direttamente nelle televisioni tipo arma impropria, sulla falsariga di un mortaretto che viene buttato a tradimento attraverso una finestra aperta da qualche teppista: non fosse che ciò sarebbe più interessante e ricco di emozioni del film in questione.

La mia faccia durante la visione del film.

Per quanto sia anche solo una perdita di tempo scrivere di un film che non ha la minima verve, la minima pretesa di essere originale o almeno far fare un salto, sia pur telefonato, allo spettatore, questo film è, come la buon'anima del caro Marcie -Una detective Fuori Controllo, a suo modo affascinante.

E' palese che ci sia mercato per questo genere di intrattenimento, per dei film che fungono da sottofondo quando una persona stira, o disegna o lavora al pc o svolge un'altra attività cerebralmente ripetitiva e senza bisogno di mantenere la concentrazione: magari quando si ha solo il bisogno fisico di mantenere una sorta di "compagnia" in casa o al lavoro, eppure mi chiedo ancora e sempre in qual modo questi prodotti rientrino delle spese e dei costi.
Va da sè che in un simile, si perdoni la parolaccia, film, di certo non si è investito granchè sul cast e men che mai sugli sceneggiatori che evidentemente sono stati pagati con mandorle e lupini: basti pensare che la punta di diamante degli attori coinvolti è Meredith Monroe, meglio nota come Andie McPhee di Dawson's Creek e con alcune apparizioni in Transformers 3 (dove risulta accreditata ma non ho idea di che cavolo di ruolo ricoprisse) e Criminal Minds dal 2009 al 2010, oltre ad Ari Cohen (era Regan Matthews di Smallville e Dan Berlin in Quantico) e Ellie Harvie ossia la Morticia della versione canadese-statunitense de La Nuova Famglia Addams, serie andata in onda per 65 episodi tra il 98 ed il 99. 
Un cast terrificante, che non fa molto per andare oltre il compitino: il fatto che abbia riconosciuto  subito a causa della regia e della fotografia il fatto che questo fosse un film televisivo può voler dire o che sia diventato un esperto del genere o che queste caratteristiche in NML fossero davvero appariscenti.

E di che cosa parla, questo film con sorprese zero, pathos zero, tensione zero, recitazione zero e un invidiabile 27% su Rotten Tomatoes
Di una splendida coppia da Mulino Bianco, nella quale la lei della coppia si strugge, anche se poco va detto, perchè desidera tanto un figlio, mentre il marito, con il sorriso gentile e apprensivo di un gerarca nazista, cerca di mantenere la loro relazione sui binari di eterni fidanzati, con gite al lago o alla propria fattoria, cosa tipica di chi si trova in pieno benessere economico.
C'è però qualcosa che non va in questo Paradiso dato che la donna, di nome Alison ed interpretata dalla Monroe soffre di amnesia retrograda e solo saltuariamente vive degli sprazzi che possono essere ricordi come allucinazioni, che il marito si premura di combattere a suon di farmaci dato che ella soffre anche di un problema cardiaco; inutile dire che dal minuto UNO anche senza aver letto la sinossi del film si capisce che a) il marito è uno stronzo b) la malattia cardiaca è una scusa c) l'amnesia serve a nascondere il passato della donna.


Una delle poche immagini che si pescano dalla rete

Ma quale passato? Ecco, ad un certo punto, lo ammetto, ho sperato che ci fosse un colpo di scena di quelli che non ti aspetti, di quelli che ti sorprendono alla M.N. Shyamalan, e che magari Alison in fondo, in fondo, non fosse un personaggio necessariamente positivo, specie perchè si comporta spesso e volentieri in modo intelligente, cosa di cui do' ampio atto alla sceneggiatura: sospetta del marito, non lo informa di aver consultato un altro medico, fa analizzare le pillole, cerca di evitarlo ... li per li ho pensato addirittura fosse lei l'elemento abusivo della coppia ed il marito un povero disgraziato costretto a drogarla per non essere, non so, ucciso da una psicopatica che lui, medico con il vizio di sintetizzare pillole e sieri,  cercava solo di tenere sotto controllo.
Ma, ecco, tutto questo avrebbe comportato avere magari un cervello, un pezzo di carta ed una matita per scrivere una sceneggiatura che non sembrasse vecchia già negli anni '60, mentre qui si scivola nella noia più completa con un paio di personaggi secondari che totalmente a caso si cerca di far brillare un minimo negli ultimi venti, venticinque minuti del film.

La cosa più assurda è che questo genere di film di solito funziona con poco e qualunque regista alle prime armi: si può creare la tensione in mille modi, e purtroppo il concetto di abuso in famiglia è fin troppo reale per non poter essere portato in scena in maniera funzionale, ma qui non si è davvero nemmeno provato a far qualcosa di più che mediocre, puntando ad ancor meno pathos che si proverebbe durante la visione di una puntata de L'Ispettore Derrick, con quella banale sicurezza dello sviluppo da A attraverso B fino a C che persino in un episodio de La Signora In Giallo la Fletcher direbbe "mamma mia, quanto siete prevedibili". Il regista, John Todd Terlesky, ha peraltro diretto un altro paio di film mica da ridere, come Vampirella e Cerberus - Il Guardiano dell'Inferno, quest'ultimo che ho in animo recensire da tipo tre anni e che ogni volta desisto dal farlo al pensiero di doverlo riguardare per parlarne a dovere. 

Lo consiglio, dunque, dato che lo si trova su Prime Video e su AppleTV, questo Not My Life?
Diosanto, no, anzi, è proprio per indurre chiunque legga a lasciar perdere: sconsigliare certi prodotti oramai per me è poco meno che un dovere civico.


- Lordgirsa- 


Nessun commento:

Posta un commento