martedì 15 ottobre 2019

Parliamo di cose SerieTV - The Terror 1 stg - di Ridley Scott, Dan Simmons, David Kajganich







Nel 1845, due navi della Royal Navy lasciarono l'Inghilterra per scoprire un passaggio navigabile attraverso l'Artico. Erano le navi più tecnologicamente avanzate di quei tempi.  L'ultima volta vennero avvistate da alcune baleniere europee alla Baia di Baffin in attesa delle giuste condizioni per entrare nel Labirinto Artico. Entrambe le navi scomparvero
(Introduzione alla prima puntata della serie.)




Nome: The Terror (prima stagione) The Terror - Infamy (seconda stagione)

Dove: Amazon Prime Video
Stagioni: 2, slegate tra loro (in corso)
Episodi: 10 per la prima stagione, 9 per la seconda stagione
Durata: dai 42 ai 56 minuti circa



The Terror è una serie televisiva che ho scoperto quasi per caso: dopo essere stata diffusa sulla AMC, una nota rete televisiva statunitense che ha regalato perle come Mad Men, Braking Bad, The Walking Dead, Better Call Saul, The Preacher e Into the Badlands, è approdata su Amazon Prime Video che l'ha per un certo periodo proposta tra i titoli in primo piano.

Va detto che le serie televisive di stampo storico sono al contempo mia croce e delizia: da una parte adoro veder ricostruiti ambienti, usi, costumi, abitudini e stili di vita (anche poco apprezzabili), dall'altra se si conosce la storia si sa già cosa accadrà, specie ad alcuni personaggi.

Confidando nella clemenza di chi legge, confesso già la mia ignoranza degli eventi che la prima stagione narra, e che mi ha però aiutato a godermi subito il viaggio, specie perchè per fortuna non ero a bordo di quelle navi. Ma di cosa tratta la serie, esattamente?


                         


Sinossi: a metà tra leggenda e realtà.


Prodotta da Ridley Scott, il che già vuol dire qualcosa, The Terror è una serie storico antologica dalle tinte horror, il cui nome gioca su di un elemento specifico, il nome di una delle due navi, La Terror, appunto (che, voglio dire, già il nome non lasciava granchè presagire bene), che assieme all'Erebus (ok allora ve la cercavate, eh, con sti nomi) faceva da ammiraglia nel difficilissimo e allora ancora non realizzato tentativo di trovare un "Passaggio a Nord- Ovest", da cui anche il nome della trasmissione di Alberto Angela, che permettesse di attraversare l'Artico.
Le navi erano guidate dal Comandante sir John Franklin e dal Capitano Francis Crozier che era anche Comandante in seconda: nell'inverno del 1845 finirono per incagliarsi tra i ghiacci dello stretto di Vittoria, nell'artico canadese e da allora, nonostante le numerose spedizioni successive di salvataggio, non se ne seppe più niente.
Fin qui, c'è poco da dire: siamo stati per mare già lungo le rotte impervie di Master & Commander, un bel film che doveva far parte di uno sfortunato progetto di serializzare delle pellicole a tema avventura & navigazione, un progetto naufragato (ehm...) dopo solo il primo capitolo, con Russel Crowe e che personalmente apprezzo e rivedo sempre volentieri. 
Progetto che, la Storia insegna, invece è andato a gonfie vele (battutona) con la serie di Pirati dei Caraibi, nato come film per sponsorizzare il parco divertimenti Disney omonimo e divenuta un forziere (...) quasi inesauribile di denaro per la Casa del Topo: ma non divaghiamo, e restiamo sulla Terror e Erebus (col cavolo!).


Una spedizione attraverso l'Artico, in terre inospitali e con ghiaccio che rende quasi impossibile la navigazione: inoltre, fin dalle prime battute del primo episodio ci viene già chiaramente detto che le due navi sono scomparse, e che i rispettivi equipaggi sono morti, ammazzando la sorpresa.
Tuttavia, le condizioni estreme e proibitive, il fascino sia pur sinistro delle lande del ghiaccio eterno e una componente soprannaturale che resta a margine rispetto ai reali problemi di due navi e 129 uomini bloccati tra i ghiacci danno alla serie un terribile quanto crudo e realistico taglio, spingendoci a seguire questi uomini lungo la rotta della loro distruzione.
Ma dovuta a cosa?

Ciaràn Hinds e Jared Harris in una scena della serie

La storia, ricostruita in parte dal romanzo di Dan Simmons da cui essa è tratta (La scomparsa dell'Erebus), scrittore che è anche uno dei produttori esecutivi della serie, si prende molte libertà, ovviamente, pur essendoci testimonianze, prove e tracce di diversi aspetti successivamente ampliati, sviluppati o solo romanzati dallo scrittore: in particolare, si narra di come le due navi si siano trovate incastrate tra i ghiacci, impossibilitate a muoversi e gli equipaggi costretti a vivere in quei luoghi per più di due anni, tentando poi la salvezza per altre vie. Purtroppo però, le parti più crude di quella storia, nonchè il modo e lo stile di vita adottati per sopravvivere specie nelle ultime fasi di quel viaggio, sono tristemente vere.









The Terror: perchè vederla.

In un mare di poche idee (ok, la smetto con i doppi sensi), questa serie televisiva si prende tremendamente sul serio: avendo il conforto di una storia tragica e di una serie di testimonianze e prove successive, comprese le autopsie sui corpi rinvenuti in seguito conservati a causa delle condizioni terribilmente rigide, oltre che di essersi svolta in luoghi pressochè inesplorati e sinistramente affascinanti, The Terror, almeno per la prima stagione - non ho ancora recuperato la seconda - mantiene alti i toni, sempre viva l'attenzione e cattura per forza di cose l'interesse dello spettatore. Il cast è composto da attori prevalentemente britannici o irlandesi e considerando anche l'origine dei personaggi che interpretano è non solo la scelta migliore, per coerenza con la storia, ma anche quella perfetta considerando che gli attori britannici sono, a mio giudizio, una spanna sopra a tanti altri. Troviamo Jared Harris, che ha una lista sconfinata di film e serie a cui ha partecipato (Allied, Sherlock Holmes Gioco di Ombre, Pompei, Il Curioso Caso di Benjamin Button oltre a The Terror, Carnival Row e Chernobyl), chiamato ad interpretare il capitano Francis Crozier, Tobias Menzies (Giulio Cesare, Roma, Black Sea, 007 Casino Royale, oltre a The Crown, Outlander, Trono di Spade) che interpreta il comandante James Fitzjames, Ciarán Hinds (Harry Potter e I Doni della Morte, Harry Potter e la pietra filosofale, Agents of S.H.I.E.L.D. e tanti altri, oltre ad essere Steppenwolf sotto CGI in Justice League) ed un'altra lista di attori capaci, volti assai noti del piccolo e grande schermo.




Le musiche sono sufficientemente rispettose dei dialoghi, nel senso che si accontentano di fare da sfondo e dar al giusto momento il pathos necessario; il tema principale della serie già mette nel giusto stato d'animo lo spettatore e pur non essendo una serie horror in senso stretto - come detto il soprannaturale è presente, ma non predominante - le note impiegate sanno trasmettere una discreta ansia. 
Ogni tanto vuoi per le inquadrature, vuoi per appunto le musiche, vuoi per i paesaggi, i richiami a La Cosa, Master & Commander, Alive e altre opere simili è molto forte.
Ma ciò che più di tutto ho trovato evocativo quanto azzeccato è, appunto, il cast: gli attori sono perfetti nel ruolo e si sono calati splendidamente nell'atmosfera dell'epoca oltre che nella esigenza di non risparmiare nulla del loro repertorio per mostrare le sfaccettature umane, fallibili, fallaci, finanche malate, di essi. Pochi sono i personaggi positivi, altrettanto pochi sono quelli negativi: tutti combattono per la propria sopravvivenza in un luogo, ed in un contesto, in cui nulla è amichevole e tutto pare solo voler uccidere, nel modo più angosciante possibile, coloro che hanno varcato le terre che appartengono a ben pochi uomini.
Sul serio, non ho mai avuto la sensazione di assistere ad un attore che recitasse, quanto a un autentico dramma reso perfettamente, con espressioni, emozioni, sguardi, silenzi. 




Un po' di storia (e quindi spoiler, da evitare se dovete vedere la serie!)


Il 9 settembre 2014 il governo canadese ha affermato di aver trovato, mediante l'utilizzo di robot sottomarini e sonar, il relitto dell'imbarcazione Erebus sulla quale aveva viaggiato Franklin. Nel settembre 2016 (precisamente 2 anni e 1 giorno dopo) viene ritrovata in ottime condizioni anche la seconda nave, l'ormai leggendaria Terror, ironia della sorte adagiata sul fondo della Terror Bay nell'isola di Re Guglielmo.
La fine dell'equipaggio è da attribuire a varie cause naturali, quali polmonite e tubercolosi oltre ad un progressivo e non del tutto spiegato avvelenamento da piombo: laddove nella serie si getta un'ombra sul cibo in scatola, e le saldature eseguite malamente dalla ditta che si aggiudicò l'appalto delle forniture, è più probabile - ma ancora incerto - che si sia trattato dei rudimentali dissalatori di bordo che, raffreddati ad acqua, pur producevano scorie.
Le notizie circa gli episodi di cannibalismo verificatisi restano tuttavia agli atti, come testimoniato dai reperti, dalle autopsie e da ciò che i vari racconti degli Inuit locali, coinvolti nelle ricerche, hanno confermato.
Qui potrete vedere in video la visita guidata alla Terror, quasi come se un pezzo di storia fosse rimasto saldamente àncoràto al 1845 (e daje con i doppi sensi).



Qui invece è possibile osservare la scoperta della Erebus: buon divertimento!


Per concludere

In attesa di recuperare la seconda stagione, che giocoforza sarà del tutto slegata dagli eventi della prima, The Terror resta una mirabile serie televisiva: la tensione di un thriller, la paura di un horror, confezionati nella triste vicenda di una pagina di storia che molti, io per primo, non conoscevano e che acuisce il senso di mistero, isolamento, perdita e terrore, appunto, che permea questa opera.










1 commento:

  1. ho molto apprezzato questa serie. E ti ringrazio per avermela fatta conoscere, l'ho divorata in nemmeno due giorni!

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